Il Consiglio dei Ministri vara il “Permesso a punti”
Il Consiglio dei Ministri ha varato – in data 20 maggio u.s. – il regolamento relativo ai crediti del permesso a punti per gli immigrati, approvando uno schema di regolamento inteso a stabilire i criteri e le modalità per la sottoscrizione – contestualmente alla presentazione della richiesta del permesso di soggiorno da parte dei cittadini stranieri – di un accordo di integrazione, articolato per crediti, da conseguire nel periodo di validità del permesso. E’ prevista la conoscenza della lingua italiana pari al livello A2 del Quadro Europeo, nonché la “sufficiente conoscenza dei fondamentali della Costituzione”, ma anche “dell’organizzazione e del funzionamento delle istituzioni pubbliche, con particolare riferimento ai settori della sanità, della scuola, dei servizi sociali, del lavoro e degli obblighi fiscali”. Per la lingua italiana, lo straniero deve autonomamente produrre la certificazione, e non è prevista alcuna agevolazione circa i percorsi formativi. Se non produce la certificazione, lo straniero può richiedere allo Sportello per l’immigrazione l’accertamento della conoscenza attraverso un test. Nella stesura c’è scritto che a questo provvede direttamente lo Sportello, ma dalle dichiarazioni dei Ministri competenti sembra che la modalità di somministrazione del test e la sede siano rimaste in sospeso.
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