Nell’Unione europea aumentano dell’8% le domande di asilo. Diminuiti della metà gli ingressi di irregolari.
Sono i dati emersi dal Rapporto Eurodac, il sistema di rilevazione biometrica dell’Ue per garantire la competenza delle domande di asilo. La Grecia il Paese maggiormente esposto, diminuiscono le domande in Italia e Spagna.
Nel 2009 si è registrato un aumento dell’8% delle domande d’asilo e del 23,3% delle domande d’asilo multiple, ma anche un drastico crollo del 50% del numero degli ingressi irregolari registrati nell’Ue. È quanto è emerso dal Rapporto annuale del database biometrico europeo Eurodac inviato alla Commissione ed all’Europarlamento e diffuso.
Il sistema Eurodac aiuta a determinare quale Stato membro sia responsabile per esaminare le richieste di asilo ed è stato istituito per evitare che i richiedenti asilo presentino la loro domanda in più di un Paese. Il controllo avviene attraverso la verifica incrociata delle impronte digitali prese a tutti i potenziali interessati che abbiano almeno 14 anni.
Secondo il Rapporto, Italia, Grecia e Spagna sono ancora le nazioni a ricevere il maggior flusso di richiedenti asilo, anche se nel 2009 il numero degli extracomunitari arrestati o fermati dalle autorità italiane per essere entrati illegalmente è diminuito di oltre il 75% rispetto all’anno precedente passando da 32.052 a 7.300.
Complessivamente, nei ventisette membri, sono state ben 236.936 le impronte digitali analizzate, di cui 31.071 di persone colte sul fatto mentre attraversavano le frontiere Ue illegalmente e 85.554 di persone fermate quando già si trovavano su suolo Ue senza averne il diritto.
Il Paese da cui è arrivato a Eurodac il maggiore numero di segnalazioni è stato la Grecia, dove sono state più di 18.700. Una forte riduzione è stata invece registrata anche in Spagna, dove si è passati da 7.068 a 1.994.
20 anni senza Dino Frisullo
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1 anno fa
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